Da: Raffaele Calabretta <rcalabretta@ip.rm.cnr.it>
A: Marilisa Gallina
Cc: Mailing list del corso di Tecnologie dell'Istruzione e dell'apprendimento 
Oggetto: I: RITA LEVI MONTALCINI: La scuola si deve aggiornare
Data: lunedì 4 febbraio 2002 18.16

Grazie, Marilisa, per la bellissima lettera che mi ha inviato e che invio per conoscenza alla mailing list del corso.

Condivido in pieno le opinioni da lei espresse, e ritengo sia d'accordo con noi anche Rita Levi Montalcini, con la quale un paio di settimane fa ho avuto un lungo scambio di idee qui al Polo Biologico del Cnr di Roma. In quella occasione mi ha infatti anticipato il tema del suo articolo su la Repubblica, che inserisco alla fine di questo messaggio.

Cordiali saluti, RC

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la Repubblica

MARTEDÌ, 29 GENNAIO 2002

Pagina 44 - Cultura

RITA LEVI MONTALCINI

La scuola si deve aggiornare

"I sistemi educativi oggi in atto risentono ancora fortemente dell'impostazione vittoriana basata sul principio che il bambino può essere oggetto di premio o di punizione in base al suo comportamento, come è consuetudine fare con il cucciolo di cane. Ma i figli dell'uomo differiscono da quelli degli altri mammiferi per la lentezza del loro sviluppo corticale. E' importante dare al bambino, nei primi anni, le informazioni che possono incidere così fortemente nel rapporto con il mondo. E' in questa stessa fase che gli adulti esercitano un'influenza fondamentale sull'infante con i credo religiosopolitico della tribù o dei gruppi sociali ai quali appartengono. L'odio instillato in tenera età per il diverso, qualunque sia la definizione di questo termine, provoca le tragiche conseguenze dei genocidi e delle guerre come quelle che ancora oggi insanguinano l'intero globo.

"Totalmente differente è lo sviluppo cognitivo del bambino che ha origine nella componente neocorticale del cervello. E' recente la scoperta che le proprietà cognitive sono già operanti nel cervello infantile e gli appartenenti alle nuove generazioni dimostrano una tendenza del tutto imprevedibile e naturale verso l'utilizzo dei sistemi informatici. Il compito che oggi si pone nei sistemi educativi non è quello di indottrinare il bambino con i tradizionali libri di testo, ma di renderlo consapevole delle facoltà in suo possesso e di utilizzarle per passare dal "subire" informazioni alla condizione attiva di apprendere tramite l'esperienza diretta.

"L'utilizzo del computer, nelle fasi iniziali dello sviluppo dell'individuo, sotto dovuto controllo, stimola la capacità creativa del giovane utente. Il processo di sviluppo delle nuove tecnologie è irreversibile. Bisogna pensare ad una scuola nuova, diversa. E' necessario sia sostituire gli attuali programmi, sia cambiare il modo di insegnare. Cambiamento che è già in atto negli Stati Uniti ed ha dato rilevanti risultati".